Prefazione di Federico Masini. Introduzione generale e agli album di Bruno Bertuccioli. Saggio finale di Marina Miranda. Progetto grafico di Laurie Elie
Quattro album di pitture erotiche cinesi, risalenti al periodo tra le dinastie Ming e Qing, e conservati nei secoli da un abile collezionista.
Immagini, colori, volti, amplessi che arrivano da un lontano passato: 48 pitture erotiche su seta, per la prima volta presentate al mondo, completamente scomparse in Cina dove ogni loro memoria letteraria e artistica è stata nel tempo censurata e oscurata
Illustrazioni mai pubblicate da quando furono realizzate, presumibilmente fra la fine della dinastia Ming (1368-1644) e l’inizio della dinastia Qing (1644-1911).
Nei quattro album, parte di una raccolta privata degli Anni ’40 a Nanchino, conservati da un intelligente collezionista, è racchiusa l’eleganza e la bellezza di un mondo sconosciuto, nel quale la donna è sempre in primo piano, in un gioco erotico di cui è protagonista, mentre gli amanti si muovono in armonia con la natura in uno scenario ricco di simboli di complessa interpretazione.
Chungong hua, letteralmente “pitture del Palazzo di primavera”, genere di arte erotica cinese espressa nel tipico formato di libro o di album con pagine a fisarmonica, del quale oggi si conosce l’esistenza di pochissimi esemplari, non più di una decina al mondo.
Niente è lasciato al caso. Gli album, ciascuno con caratteristiche proprie per narrazione, stile artistico e contesto, ospitano illustrazioni di scene erotiche en plein air e al chiuso delle stanze; alcune non comuni nel loro genere e non mancano richiami al mondo dei letterati.
Nella loro eleganza e ricchezza nei colori, rappresentano un’autentica rarità e a distanza di tanti secoli sono una straordinaria occasione per aprire una finestra su un mondo lontano, una realtà complessa e, per tanti versi, ancora inesplorata, com’è quella cinese.
Illuminanti in questo senso, la prefazione del sinologo Federico Masini e l’Introduzione di Bruno Bertuccioli – Chungong hua o «pitture del Palazzo di primavera» – che con il saggio di Marina Miranda su Donne e sessualità in Cina (Nuove prospettive e studi recenti) completano il volume.