Temeva di perderla, ma più di ogni altra cosa temeva di perdere se stesso, come si teme un nemico di cui si conosce la forza distruttrice. Dentro di lui era in atto una lotta silenziosa, terribile e cruenta.
Maurizio vive nel terrore di non essere amato, schiavo del rancore freddo verso la madre, verso chi sta meglio di lui, verso le donne che rendono infelici gli uomini. Dentro di lui, il dolore di una ferita che non si è mai cicatrizzata. Una ferita ancora sanguinante che, come un malevolo burattinaio, muove le fila della sua vita. Maurizio diventa un uomo senza spina dorsale. Vuoto di affetti che non siano l’odio per il mondo e la pietà verso se stesso. Ma Lucia non se ne accorge, è attratta da quel ragazzo ombroso e introverso. Lei ha bisogno di un uomo così, da amare e proteggere, per sentirsi amata e protetta. È per la necessità di un affetto a tutti i costi, di quella presenza maschile di cui si è sentita privata fin da bambina che Lucia, una ragazza bella, piena di vita e di interessi, si rende complice di Maurizio, lasciando che diventi ogni giorno più aggressivo, possessivo, fino a distruggere quanto lei ha di più vitale e prezioso?
L’illusione che ci sia una luce che finalmente irradia le giornate di Maurizio e cancella ogni tenebra durerà poco. Ben presto la paura dell’abbandono prenderà il sopravvento su di lui. E tornerà il buio.
Un epilogo sconvolgente, inaspettato… possibile. Al termine di un crescendo di emozioni forti.