«Portrait. È un titolo esatto perché Joyce si ritrae scegliendo, proprio come in un ritratto, ciò che di sé vuole portare all’evidenza e tramandare: l’intraprendenza e il coraggio, il costante amore per il nuovo». Elisabetta Rasy
L’ironica e spregiudicata autobiografia di una donna irriducibile. Dalla Firenze degli anni Venti alla Heidelberg di Jaspers, dalla clandestinità alla guerra antifascista, dall’incontro con il grande patriota Emilio Lussu ai viaggi alla ricerca di poeti da tradurre, da Giustizia e Libertà al ’68, dalle lotte femministe a quelle del popolo curdo e infine a quelle ambientaliste. La storia di una donna che non voleva essere considerata speciale, ma ha anticipato ogni tempo. La storia di una donna che con parole semplici, sincere, spesso forti e disarmanti, fa riflettere su questioni pubbliche e private, sulla guerra, la politica, la religione, su realtà importanti e profonde come il rapporto uomo-donna e il rapporto genitori-figli.
La storia di «una donna per» ovvero «costruttiva, generosa, capace di vedere il lato positivo e le possibilità della vita», come scrive Giulia Ingrao nella sua Prefazione.