Le politiche economiche degli ultimi dieci anni hanno portato alla disoccupazione e all’impoverimento di molti, e agli esiti elettorali che, non solo in Italia, hanno sanzionato le forze politiche tradizionali, responsabili di quelle scelte.
Scopo del volume è la divulgazione in forma accessibile ma rigorosa di temi di teoria e politica economica e la presentazione di una prospettiva diversa da quella che domina l’informazione e la politica in Italia. Sulla base sia della discussione teorica sia dei dati viene proposta un’interpretazione coerente che rovescia molti luoghi comuni inerenti al lavoro, alla distribuzione del reddito e alle politiche di austerità: i tagli della spesa pubblica, in realtà, alimentano il debito; bassi salari e deregolamentazione del mercato del lavoro non accrescono l’occupazione e possono avere effetti negativi sulla crescita; lo ‘spread’ sui tassi di interesse non dipende dall’elevato debito pubblico, ma dall’assetto istituzionale dell’eurozona.
Il cambiamento guidato da una riflessione critica sul passato è urgente, ma un dibattito aperto stenta a svilupparsi in Italia e nell’Unione Europea, sebbene la recente pandemia, estremizzando scenari già esistenti, abbia in tutto il mondo messo in evidenza la necessità di politiche pubbliche, oltre che in campo sanitario, nel sostegno e nell’orientamento dei processi economici.