Dalla crisi economica e finanziaria, che ha travolto il mondo intero a partire dal 2008, e che a tutt’oggi non può dirsi completamente superata, all’esigenza che l’essere umano esprima su se stesso un pensiero nuovo. È l’ambizioso percorso di questo volume che riporta i primi esiti di una ricerca svolta da un gruppo che comprende economisti, psicologi, esperti di scienza della politica.
La crisi non è stata solo economico e finanziaria, ma di civiltà. Ha squarciato il velo sugli aspetti patologici della visione dell’essere umano che sottende gli sviluppi assunti dal sistema capitalista a livello mondiale degli ultimi decenni. Di tale visione si ricostruisce la genesi e la natura profonda. Si esaminano, anche, le preziose esperienze di opposizione, sia a livello di pensiero (da Marx a certi contributi degli antropologi e di economisti non allineati al main stream), sia a quello dell’azione collettiva (gestione dei beni comuni e spazi non di mercato garantiti dai sistemi di welfare).
Mai come oggi è stata così forte l’esigenza che la costruzione di una alternativa all’esistente, sul piano economico e sociale, prenda le mosse da un lavoro di critica alla visione dell’essere umano espressa da sempre dalla cultura occidentale.