L’obesità è ormai un fenomeno epidemico a livello globale e i dati più preoccupanti riguardano proprio le nuove generazioni.
In questo testo sono esposte le principali ipotesi formulate per ‘spiegare’ perché una persona arrivi a fare delle abbuffate o a piluccare tutto il giorno fino a ingrassare a dismisura. È una ribellione alla società che predilige l’apparire anziché l’essere e che equipara la bellezza alla magrezza? L’obeso è una persona poco funzionante, pigra e indolente, come un forte stigma sociale spesso propone? Oppure la causa va cercata nella genetica?
Le autrici del volume arrivano alla constatazione che il comportamento alimentare che porta a un sovrappeso è solo la punta dell’iceberg di qualcosa da indagare nel pensiero non cosciente: un’alterazione dell’identità della persona, avvenuta precocemente, di cui spesso l’eccesso ponderale è l’unico sintomo. Un corpo in cui nascondersi, che si è ingigantito non solo per sentirsi meno malati, ma per sentire meno.