Cosa significa essere di sinistra? Se lo chiedeva Bobbio nel 1994 e la domanda è ancora attuale. A chi afferma che dopo il crollo del Muro di Berlino e degli Stati-nazione sono svanite le distinzioni fra destra e sinistra, questo libro replica che la linea di demarcazione è invece netta e necessaria per la vita stessa della democrazia.
Uguaglianza e libertà sono le gambe su cui rimettere in piedi l’identità di una sinistra che ha smarrito il proprio senso: non più due ideali inconciliabili, ma essenziali l’uno all’altro per superare gli errori di un comunismo che ha dimenticato la libertà e di un liberismo che dimentica, oggi più che mai, l’uguaglianza.
Partendo dal dibattito tra Fabrizio Barca e Luciano Canfora organizzato dall’Associazione nazionale Riccardo Lombardi e dal Circolo dei lettori di Torino nell’ottobre del 2013, la ricerca proposta dall’autrice prosegue con una serie di interviste che coinvolgono, oltre allo stesso Canfora, sei autori contemporanei: Amalia Signorelli, Lorenza Carlassare, Nadia Urbinati, Michele Ciliberto, Ernesto Longobardi e Massimo Fagioli.