La psichiatria deve ritrovare la sua origine di scienza medica per poi superare la medicina del corpo e affrontare la malattia della mente. Mente che non è anima spirituale ma pensiero che compare alla nascita.
«Adesso non parlano più di malattia e lasciano che il disturbo psicologico sia trattato dai non medici […] per il principio fondamentale che se si esclude l’impostazione medica si escludono la diagnosi e la cura, e si perde anche l’idea di malattia». Così nel 2005 Massimo Fagioli anticipava quanto stabilito da una recente sentenza della Cassazione secondo la quale la “cura con la parola” può essere somministrata solo da psichiatri e da medici che abbiano seguito una formazione specifica. Già nel 2005, in questo ciclo di lezioni, Fagioli proponeva che la psichiatria si occupasse delle malattie della mente, che vanno studiate e affrontate come malattie del pensiero e non come malattie dell’organo cervello.