Il libro raccoglie quarantatré articoli che Massimo Fagioli scrisse per il settimanale left nel 2006.
In modo interessante si può leggere, nei primi articoli, una difesa dagli attacchi del direttore ufficiale del settimanale, che non voleva che la penna dell’autore della Teoria della nascita avesse due pagine per esprimersi. Direttore e vicedirettore sono noti per essere stati comunisti. Forse si può pensare che ci sia stato un confronto, ma forse uno scontro ideologico perché la stampa aveva scritto molto sugli incontri dell’Analisi collettiva con Rifondazione comunista e il suo segretario Fausto Bertinotti. Ma si deve pensare che l’opposizione fosse per il lavoro di psicoterapia di gruppo e per la teoria sulla realtà del pensiero senza coscienza, ovvero ciò che, storicamente, è detto inconscio.Ma, per merito dell’editore di left, gli articoli furono stampati regolarmente ogni settimana. In essi l’autore, prendendo spunto da fatti o dibattiti del presente attuale, presenta i pensieri e l’elaborazione teorica della sua prassi di psichiatra e psicoterapeuta. Così facendo ripropone la verbalizzazione del pensiero senza coscienza che si esprime con le immagini, come aveva scritto circa quarant’anni prima. Le parole, il fraseggiare, la costruzione logica del pensiero deduttivo sembrano nuove e diverse, ma la visione della realtà mentale è la stessa dell’inizio della ricerca, fin dal 1960-62 con l’articolo sulla percezione delirante. Da quando fu scritto, nel 1960, non è mai andato incontro a smentita né mai è stato contestato con argomentazioni teoriche.