L’essere umano nel sonno perde il movimento del corpo nello spazio e ricrea il pensiero per immagini silenziose del primo anno di vita senza linguaggio articolato. È intorno al pensiero della notte e alla scrittura, che ruotano i 49 articoli raccolti in Left 2015, scritti da Massimo Fagioli per la sua rubrica ‘Trasformazione’ pubblicata dal 2006 sul settimanale della nuova sinistra, fino alla sua scomparsa, avvenuta il 13 febbraio 2017. Nella originale ricerca sull’identità umana, Fagioli elabora con precisione scientifica l’emergenza della mente dalla realtà biologica, muovendo dal rifiuto dell’identità razionale e della negazione della donna, opponendosi a Organicismo, Daseinsanalyse e Psicoanalisi che non avevano mai potuto pensare l’esistenza di un linguaggio fatto di immagini senza parola articolata. Nelle pagine di Left 2015 la Teoria della nascita si arricchisce di nuovi sviluppi. Fagioli approfondisce l’idea di capacità di immaginare e delinea la scoperta dei ‘venti secondi’, quel tempo del silenzio del corpo che segue alla nascita di un essere umano, visto tante volte dopo il parto di una donna e nel quale secondo Fagioli c’è l’origine della vita, con la possibilità di fare la linea. Linea che poi diventerà scrittura, caratteristica propria ed originale, come il volto, esclusivamente umana. La capacità di scrivere del poeta è capacità di immaginare.
Fagioli Massimo
Left 2015
24,00€
Il pensiero perse la memoria e la parola pensò che le linee, toccate e non viste, dei capelli di chi mi allattò avevano disegnato il mio volto quando mi riconobbi la prima volta che mi vidi allo specchio. Il pensiero verbale, avventato e suicida, disse che riconoscersi nell’immagine non creata dal corpo allo specchio è disegnare, facendo linee, il proprio volto.